Taranto_Chiarelli: decarbonizzazione necessaria

«È fuor di dubbio che la decarbonizzazione dell’Ilva debba essere al centro dell’agenda, nessuno può contestarlo. Quello che fa la differenza, però, è il modo in cui questo avviene e il sacrificio richiesto a questo territorio già profondamente provato e debilitato».
Questo uno dei passaggi centrali della lettera inviata questa mattina agli associati della Camera di Commercio Di Taranto dal commissario straordinario, on. Gianfranco Chiarelli.
Dopo giorni di ennesime polemiche mediatiche e politiche sul futuro dell’Ilva, scatenate dal provvedimento del Governo contenuto nel Decreto Legge nr. 228/21 “Milleproroghe” art. 21 patrimonio destinato-utilizzo fondi, arriva un forte richiamo all’unità dal mondo produttivo.

«Non è possibile immaginare una transizione ecologica che non tenga conto anche dei conseguenti impatti sociali e occupazionali», prosegue Chiarelli nella missiva. «Ambiente, salute e lavoro devono essere considerati in un unico progetto, capace di salvaguardarli in una visione di lungo periodo, che pensi ai nostri figli, ai nostri nipoti e alle generazioni future».

Taranto, spiega la lettera, rappresenta il contesto perfetto dove dare prova del fatto che soddisfare tutte queste necessità non solo si deve, ma è possibile, attraverso la cooperazione di tutti gli stakeholder interessati, il coordinamento e la collaborazione tra le istituzioni, chiave di volta per cambiare il futuro della città e farla diventare un esempio internazionale per rigenerazione urbana, economica e sociale.
Nel testo Chiarelli sottolinea come oggi a livello planetario si discuta di transizione ecologica, di nuove fonti di energia, dall’idrogeno verde alle smart grid, alle clean tech. Sono dunque molte le opportunità che si aprono per la città, se si guarda alla questione senza cadere in facili prese di posizione ideologiche. Solo seguendo questa strada è possibile impiegare le risorse stanziate, che sono state decisamente sottoutilizzate dalla passata gestione commissariale. Viene quindi ribadita l’urgente necessità di un piano di totale decontaminazione e ristrutturazione degli impianti in direzione dell’abbattimento di ogni fonte inquinante, ma anche di salvaguardare l’occupazione e la serenità economica di migliaia di famiglie.
«L’ingresso di manager di Stato di alto profilo garantirà un futuro per Taranto e per la sua acciaieria», aggiunge Chiarelli nella lettera e conclude: «La Camera di Commercio, come casa delle imprese di questo territorio intende proporsi quale facilitatore di un nuovo percorso che veda tutti gli stakeholder coinvolti per procedere nella stessa direzione, nell’interesse di istanze che richiedono e meritano attenzione, rispetto e sostegno».

Durante l’ultima edizione del Roadshow di SMAU Taranto il commissario straordinario ha invocato con forza un patto di fiducia tra le imprese e istituzioni all’insegna dell’innovazione. Per questa ragione la Camera di commercio ha annunciato che proseguirà con il raccordo tra le varie rappresentanze del mondo economico, con l’obiettivo di definire insieme strategie concrete ed attuabili.