Turismo in Puglia: nuovi strumenti di analisi per migliorare le performance
Parlare di turismo non è solo mettere insieme i numeri degli arrivi e delle presenze. La complessità del settore impone nuovi strumenti di analisi.
Se ne è parlato alla Fiera del Levante all’incontro “Prospettive per il turismo in Puglia: analizzare la domanda per migliorare l’offerta”, promosso da Unioncamere Puglia, in collaborazione con le cinque camere di commercio pugliesi, la Regione Puglia, Anci Puglia e Isnart.
«In Puglia il turismo conta quasi 29mila aziende, per la precisione 28.741. Di queste, 22mila si occupano di servizi di ristorazione, quasi 5mila di servizi di alloggio, mentre più di mille sono le agenzie viaggi e i tour operator. È un universo che dà lavoro a più di 101mila persone, quasi un pugliese su dieci», ha detto il presidente di Unioncamere Puglia Damiano Gelsomino, presentando i dati del Sismografo di Unioncamere Puglia. «Questo dinamismo si ritrova pienamente nelle dinamiche di natalità delle imprese», ha aggiunto Gelsomino. «Rispetto alla fotografia di cinque anni fa (cioè, rispetto al secondo trimestre 2018), si rileva un aumento di 2.600 imprese turistiche e oltre 12mila lavoratori in questo settore. In soli 5 anni».
Questo comparto, quindi, sia pur fra mille contraddizioni, nella nostra regione sta crescendo. Ora dovrà affrontare alcune sfide competitive importanti per spiccare il volo, in quelli che sono i nuovi turismi, come evidenziato dall’esperto Ettore Ruggiero.
La prima sfida è certamente la digitalizzazione. La seconda è l’adozione di pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e sociale del turismo. La terza è la competizione globale. Le imprese turistiche pugliesi devono competere con altre destinazioni turistiche in tutto il mondo.
«Ciò richiede una maggiore attenzione alla qualità dei servizi, alla diversificazione dell’offerta e alla promozione. Ma anche – e lo si è capito bene quest’estate – alla politica dei prezzi, che è un fattore critico di successo», ha detto Luigi Triggiani, segretario generale di Unioncamere Puglia.
Isnart, insieme a Unioncamere, sta sviluppando una nuova piattaforma che riunisce e unifica il suo sapere tecnico-scientifico per una lettura più performante dei dati. Si chiama “Stendhal”, la data platform del sistema camerale, che offre funzionalità per destinazioni e territori turistici sempre più competitivi, dalla Data Explorer come acceleratore dell’osservazione turistica a Data for Destination come strumento indispensabile per il management delle destinazioni. È stata presentata da Alessandra Arcese e Paolo Bulleri di Isnart. La piattaforma approfondisce una serie di elementi, relativi alle destinazioni, che vanno dal potenziale competitivo (prodotti turistici, infrastrutture, comunità locale) alla sostenibilità (impatto ambientale sociale ed economico del fenomeno turistico), al sentiment cioè la percezione avuta dai turisti durante la vacanza, alla valutazione della forza e dell’attrattività del brand di una destinazione turistica.
A cosa servono? A indirizzare la programmazione territoriale, a supportare il presidio territoriale delle Camere di Commercio, a sostenere le attività secondo un modello organizzativo per la gestione di destinazioni turistiche, atte a rafforzare i servizi e le risorse delle varie identità territoriali.
Sul ruolo degli enti locali per la qualità dell’offerta turistica si è soffermato Angelantonio Angarano, sindaco di Bisceglie e componente dell’Osservatorio regionale per il turismo Anci Puglia.
«Ad oggi noi non abbiamo ancora il dato sugli arrivi e sulle presenze in Puglia di agosto – ha detto l’assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane – che sono sì importanti ma non bastano più. Occorre mettere in campo un cruscotto di prestazioni, come il modello avviato da Isnart, in cui gli indicatori quantitativi degli arrivi e delle presenze sono importanti quanto quelli qualitativi della felicità dei residenti. La destinazione del futuro si scrive sulla capacità di leggere e implementare questi dati nelle nostre strategie».