Il Turismo

Con 604.985 arrivi e oltre 2.225.337 presenze, nel 2020 la Puglia è stata la regione che negli esercizi alberghieri ha fatto registrare il maggior numero di arrivi (391.608) e di presenze (1.232.046). In quelli extra-albergheri ci sono stati 213.377 arrivi e 993.191 presenze. Nel complesso, secondo i dati del report del movimento turistico annuale comune per comune, le presenze nella regione delle sei province sono state oltre 10 milioni (10.133.428), gli arrivi 2.322.045.

Notevole, anche se per ovvi motivi in calo rispetto al 2019, la presenza degli stranieri: 288.357 arrivi e 1.192.028 presenze. Europei la stragrande maggioranza dei vacanzieri, provenienti perlopiù da Francia, Germania e Svizzera (con Liechtenstein), Regno Unito e Paesi Bassi.

Spicca il dato prima della pandemia registrato nel mese di febbraio 2020 (102.930 arrivi e 236.780 presenze), segno che la Puglia è appetibile anche d’inverno. Non solo in estate quindi, dove, soprattutto ad agosto, si concentra la maggior parte del flusso turistico. Tonfo di presenze a marzo-aprile, mesi del lockdown.

Nel 2020 a Vieste, regina del turismo in Puglia, sono stati registrati 244.496 arrivi e 1.527.869 presenze (tre volte più di Bari e di Otranto). Seguono Gallipoli e Lecce. 87Mila presenze a Foggia, Oltre 462mila a Peschici e oltre 130mila presenze a San Giovanni Rotondo.

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E’ un settore che offre sempre più lavoro, stando ai dati; ora dovrà affrontare la sfida di un aumento della redditività e dell’aggregazione dell’offerta. Il New York Times ha inserito la Puglia tra le 52 destinazioni da visitare nel 2019.

Per ulteriori dettagli sul settore si consulti la sezione “Il Sismografo”, la collana dell’ufficio studi di Unioncamere Puglia.

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