In Puglia, nonostante il Covid, la speranza si chiama impresa

MOVIMPRESE – NATALITA’ E MORTALITA’ DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE ALLE CAMERE DI COMMERCIO – II TRIMESTRE 2020

 

In Puglia, nonostante il Covid, la speranza si chiama impresa

+1859 aziende in più tra aprile e giugno, quarta regione in Italia per saldo attivo dopo Campania, Lombardia e Lazio

 

E’ il Sud a contribuire a quasi la metà del saldo attivo nel bilancio tra aperture e chiusure di imprese sul territorio nazionale nel II trimestre 2020 (aprile–giugno), con la Puglia che ha fatto registrare fra le migliori performance, preceduta dalla Campania e sul territorio nazionale solo da Lombardia e Lazio.

In Puglia sono nate 4.108 imprese tra aprile e giugno, 2.249 sono cessate, da qui il saldo positivo di 1.859 unità, con un tasso di crescita dello 0,49% ben superiore alla media italiana dello 0,33. L’incremento nel II trimestre 2020 è inevitabilmente meno sostenuto di quello del II trim 2019, «ma si tratta di un segnale di speranza e di fiducia nonostante il terremoto Covid 19» commenta il segretario generale di Unioncamere Puglia, Luigi Triggiani.

E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, disponibile all’indirizzo www.infocamere.it/Movimprese e rielaborate dall’ufficio stampa e studi di Unioncamere Puglia.

In Puglia sono nate 1303 nuove ditte individuali (tasso di crescita dello 0,56%), 606 nuove società di capitali (tasso di crescita 0,63%), e vi è stato un calo delle società di persone di 60 unità. Le imprese artigiane hanno fatto segnare un dato positivo: +562.

«Nonostante quello che è successo e che Unioncamere Puglia ha documentato in questi mesi con i dati del Sismografo che abbiamo messo a disposizione di tutti – commenta Luigi Triggiani, segretario generale di Unioncamere Puglia – nella nostra regione la voglia di fare impresa continua a manifestarsi anche con scelte di forme giuridiche aziendali più consapevoli e strutturate. D’altronde in un Paese da molti punti di vista bloccato, l’impresa, insieme alle professioni qualificate, resta l’unico modo per esprimere un talento e per fare e dare occupazione. La qualificazione imprenditoriale farà la differenza. Non dobbiamo mai dimenticarci che un futuro esiste e l’economia non smetterà mai di essere il motore del futuro, insieme alla cultura e alla formazione e alla capacità di cooperare a tutti i livelli».

 

 

Movimprese Puglia secondo Trimestre

Movimeprese II tavole