Lavoro da gennaio a marzo 2021: previsto -24,7% in Puglia

Le previsioni di Excelsior

Lavoro: 892mila contratti di lavoro previsti fra gennaio e marzo in Italia (-23%)

40mila in Puglia (-24,7) rispetto allo scorso anno

Tra gennaio e marzo costruzioni e digitale sosterranno la domanda di lavoro

 

Se le imprese italiane fra gennaio e marzo 2021 intendono stipulare 892mila contratti di lavoro, il 23% in meno di quanto preventivato nello stesso periodo dello scorso anno,  le imprese pugliesi prevedono di effettuare 40mila assunzioni, il 24,7% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal[1].

Le previsioni in Italia per i diversi settori. Primi segnali di crescita si scorgono per le costruzioni (+2,6% nel mese e +13,3% nel trimestre) e per i servizi informatici e delle telecomunicazioni (+4,0% nel trimestre). A recuperare più velocemente saranno le regioni del Nord Ovest, in primis Lombardia e Piemonte. Tecnici, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali ma anche operai specializzati le figure professionali che saranno maggiormente ricercate.

L’impatto dell’emergenza si farà ancora sentire sulle attività legate all’alloggio e ristorazione (-52,2% la flessione nel mese e -47,2% nel trimestre), sui servizi operativi di supporto alle imprese (-34,3% e -36,6%), nonché su alcuni comparti del manifatturiero fra cui le industrie della carta, cartotecnica e stampa (-46,0% e -56,5%), industrie tessili, abbigliamento e calzature (-27,7% e -31,1%). Accanto alle costruzioni e ai servizi legati al digitale, primi segnali di recupero della domanda si registrano per le industrie del legno e del mobile (-19,0% nel mese e in parità nel trimestre), i servizi avanzati di supporto alle imprese (-2,0% e -0,3%), per le industrie meccaniche ed elettroniche (-27,9% e -13,2%). I profili tecnici diventano la prima categoria professionale per richiesta delle imprese (71mila i profili nel mese di gennaio). Tengono le professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione (-12,4%) così come le figure operaie specializzate (-14,9%), con una ulteriore conferma della polarizzazione della domanda di lavoro. Fra le figure maggiormente ricercate, si segnalano in particolare gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali (9mila i contratti da stipulare a gennaio, il 52,6% in più dello scorso anno), figure che hanno supportato l’accelerazione della trasformazione digitale indotta dalla pandemia. Per la ripresa le imprese puntano su profili con elevate competenze per i quali, già prima degli eventi del 2020, si registrava un maggiore mismatch fra domanda e offerta che ora si acuisce portando a livelli ancora più elevati la difficoltà di reperimento: sono difficili da reperire il 43% delle professioni intellettuali, scientifiche ed a elevata specializzazione, il 43,5% delle professioni tecniche e il 43,6% degli operai specializzati.

[1] Le previsioni del mese di gennaio e del trimestre gennaio-marzo 2021 si basano sulle interviste realizzate su un campione di circa 108mila imprese con dipendenti iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio. La raccolta delle interviste si è conclusa nella prima settimana di dicembre.

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