Roma_Presentato il cammino enogastronomico tarantino

Si è svolto questa mattina a Roma “AttivAzioni per il turismo che cambia”, evento di presentazione del progetto “Azioni di valorizzazione e promozione del settore turistico dei territori e delle produzioni di qualità”. Frutto della collaborazione istituzionale tra il ministero del Turismo e Unioncamere, e supportato sotto il profilo tecnico scientifico da ISNART in collaborazione con Destination Makers, AttivAzioni, cui partecipa anche la Camera di commercio di Taranto, ha lo scopo di connettere i territori, le comunità produttive e le destinazioni del nostro Paese con i mercati interni ed esteri, dando valore all’offerta di un turismo italiano nuovo.

«Fra i diversi modelli d’intervento presentati questa mattina c’è anche quello del Cammino enogastronomico del territorio tarantino, modello al quale abbiamo lavorato con Isnart in questi mesi per progettare una nuova offerta turistica ispirata alla sostenibilità e destinata certamente al turista internazionale, ma senza trascurare l’importanza del mercato interno soprattutto nel corso di questa prolungata crisi – ha commentato il Commissario Straordinario, on. Gianfranco Chiarelli. Un significativo apporto, in questo percorso, è arrivato dal Tavolo per il turismo che ho insediato nell’ottobre scorso dopo un importante incontro, qui in Camera di commercio, con il ministro Garavaglia; e, particolarmente, dagli imprenditori e dalle imprenditrici, due delle quali sono state individuate dal partenariato per portare la loro esperienza nella sede romana: Manuela Santoro, consulente turistica, e Carmen Valente, manager della rete Salento delle Murge».

Le linee guida del cammino enogastronomico tarantino, esposte nella Sala Longhi di Unioncamere nazionale – presenti fra gli altri il presidente di ISNART, Roberto Di Vincenzo; Stefano Mantella, ministero del Turismo, responsabile dell’Unità di Missione per il PNRR; e Giorgio Mencaroni, vice presidente Unioncamere – rappresentano un format da implementare e, auspicabilmente, replicare.

«Con gli esperti, abbiamo mappato le opportunità e definito il posizionamento del nostro territorio, individuando i target e l’offerta da sviluppare in un’ottica “gastrofisica” per  la quale il cibo è il comune denominatore da fruire secondo varie declinazione esperienziali che valorizzino contestualmente i luoghi – conclude Chiarelli. Ora la sfida che non temiamo di affrontare è quella di superare i possibili ostacoli e provare a colmare i molti gap che caratterizzano la nostra provincia, mettendo insieme gli stakeholder per lavorare concretamente sull’attuazione delle linee guida».

 

Link alla registrazione dell’evento: https://www.youtube.com/watch?v=r4Zlyzv3I4A