Il premier Edi Rama ha annunciato ieri la composizione del nuovo governo che guiderà l’Albania nel prossimo mandato quadriennale, un esecutivo caratterizzato da continuità e rinnovamento.
L’esecutivo, composto da conferme e nuovi ingressi, vede Belinda Balluku mantenere il ruolo di vicepremier e ministra delle Infrastrutture e dell’Energia. Novità agli Interni, con Albana Koçiu, prima donna a guidare il dicastero, ed agli Esteri con Elisa Spiropali. Confermati Pirro Vengu (Difesa) e Petrit Malaj (Finanze). Tra i nuovi nomi: Sofjan Jaupaj all’Ambiente, Mirela Kumbaro all’Istruzione, Evis Sala alla Sanità, Delina Ibrahimaj all’Economia, Besfor Lamallari alla Giustizia e Andis Salla all’Agricoltura. Tra i ministri di Stato, Toni Gogu subentra a Taulant Balla come responsabile per i Rapporti con il Parlamento, mentre Adea Pirdeni viene confermata alla Pubblica Amministrazione e all’Anticorruzione. Majlinda Dhuka mantiene il ruolo di ministra di Stato e caponegoziatrice per l’Unione Europea, mentre Ervin Demo ricevel’incarico del ministro di Stato per il Governo Locale.

Il percorso costituzionale per la formazione del nuovo governo prosegue con una tappa decisiva prevista per oggi, 12 settembre. Alle ore 10:00, infatti, l’Assemblea aprirà ufficialmente i lavori accogliendo i 140 deputati certificati dalla Commissione Elettorale Centrale. Si tratta della prima seduta plenaria dopo le elezioni, durante la quale i parlamentari presteranno giuramento davanti alla bandiera e alla Costituzione, sancendo così la piena legittimità del loro mandato.
La cerimonia del giuramento sarà presieduta dal Presidente della Repubblica, Bajram Begaj, come stabilito dall’articolo 82 della Costituzione. Questo passaggio garantirà anche il raggiungimento del quorum necessario (almeno 71 deputati) per consentire le successive attività parlamentari e l’avvio della nuova legislatura.
Subito dopo il giuramento dei deputati, il Presidente della Repubblica Bajram Begaj conferirà ufficialmente a Edi Rama il mandato per la formazione del nuovo governo. Il mandato si fonda sulla maggioranza assoluta detenuta dal Partito Socialista, che con oltre 80 seggi autorizza il premier a presentare la lista dei ministri annunciata ieri.
Una volta ricevuto l’incarico, l’Assemblea procederà con l’elezione del nuovo Presidente del Parlamento, che richiede il sostegno della maggioranza assoluta dei deputati. Successivamente saranno designati i membri dell’Ufficio di Presidenza, tra cui vicepresidenti e segretari.
La giornata culminerà con la prima riunione ufficiale del Consiglio dei Ministri, che segnerà l’avvio operativo del nuovo esecutivo.
Fonte: (Rtsh)
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